Erbe Afrodisiache

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Quali sono le Erbe Afrodisiache più efficaci, in grado di favorire l’erezione e incrementare il desiderio?

Utilizzo delle Erbe Afrodisiache in Fitoterapia

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Considerazioni sugli Afrodisiaci più Efficaci del Regno Vegetale…

Da tempi immemorabili l’uomo è alla ricerca di rimedi di varia natura (bevande, ossa e corna di animali, cibi, ecc) per la conservazione della propria sessualità. Con il recente esordio della pillola blu, il problema sembrava risolto definitivamente, ma la sua diffusione d’uso ha, da una parte, appagato molte pulsioni sessuali altrimenti costrette ad essere represse, dall’altra, a seguito di una maggiore conoscenza dei suoi effetti collaterali, ha dissuaso molte persone dall’utilizzo, producendo loro un particolare interesse verso la fitoterapia come rimedio innocuo e alternativo alla terapia farmacologica della “debolezza sessuale”. Qui tratterò le erbe afrodisiache più efficaci nel contrastare il “calo del desiderio” e le “disfunzioni erettili. La maggior parte di queste piante officinali svolgono una benefica azione sulla sfera sessuale maschile senza dar luogo ad alcun effetto secondario, pur nel rispetto dei dosaggi consigliati. Altre ancora si dimostrano utili anche nel trattamento fitoterapico del calo del desiderio della donna. Tra le piante analizzate è presente anche lo Yohimbehe, ma solo a titolo conoscitivo, poiché tanto l’estratto della pianta quanto il suo alcaloide (yohimbina), possedendo delle potenziali controindicazioni, possono essere acquistate solo su consiglio medico. Menzionerò le Erbe Afrodisiache più utilizzate, le quali sono reperibili sotto forma di gocce, capsule e compresse nelle migliori erboristerie. Non dimentichiamo, tuttavia, che gli afrodisiaci più efficaci non possono sortire effetti miracolosi qualora il calo della libido sia dovuto a serie patologie vascolari, neurologiche, etc.

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Muira Puama (Liriosma ovata)

La Muira Puama (tra le erbe afrodisiache è una delle più apprezzate) è un arbusto reperibile in alcune zone del Brasile. Presenta fiori bianchi, il cui odore, simile al gelsomino, è aromatico e pungente. La Muira Puama è conosciuta anche con il nome di “potency wood” (Legno Potente) o sotto il nome latino Ptychopetalum uncinatum; tuttavia il nome botanico più utilizzato è Liriosma ovata. I componenti attivi sono contenuti nella corteccia dalla quale si possono preparare infusi o estratti acquosi. Il té non è gradevolissimo al palato ma può essere reso più bevibile semplicemente dolcificandolo con miele o zucchero. Una dose giornaliera di muira puama dovrebbe corrispondere ad un grammo di corteccia micronizzata. Alla muira Puama si attribuiscono proprietà molteplici, anche se l’attenzione dei ricercatori si è concentrata maggiormente sulle sue potenziali proprietà afrodisiache, proprietà peraltro estendibili anche alla sfera femminile. E’ stata testata come possibile rimedio contro alcuni disturbi del sistema nervoso, l’impotenza, l’astenia gastrointestinale e circolatoria, la frigidità, i crampi mestruali e la sindrome premestruale. Altre ricerche francesi hanno dimostrato la validità della muira puama come rimedio stimolante la libido al pari della yohimbina cloridrato, ma senza gli effetti secondari di quest’ultima. Non è da sottovalutare neppure un suo possibile impiego nel trattamento fitoterapico dell’eiaculazione precoce derivante da un deficit erettile.

Catuaba (Juniperis brasiliensis)

La catuaba è una pianta brasiliana fortificante il sistema nervoso e capace di contrastare il calo della libido. Per secoli le sue proprietà sono state decantate dagli indigeni nelle loro canzoni tribali e sin dai tempi più remoti è contemplata tra gli afrodisiaci naturali. Storicamente il suo uso più conosciuto è quello di tonico e afrodisiaco impiegato contro l’impotenza. Indubbiamente una delle più famose erbe afrodisiache del Brasile. La Catuaba è stata apprezzata per generazioni dalle popolazioni locali per le sue proprietà. Gli indiani Tupi che per primi ne hanno scoperto le qualità, composero molte canzoni e poesie per glorificarla. Citiamo un loro vecchio detto: “se diventi padre entro i 60 anni, il figlio è tuo, dopo i 60 il figlio appartiene alla Catuaba. Il dr. Meiro Penna considera la Catuaba un afrodisiaco innocuo e privo di effetti collaterali, che funziona come stimolante del sistema nervoso soprattutto quando si tratta di impotenza funzionale degli organi genitali maschili. Si dice che dopo aver bevuto 3-4 tazze di infuso di Catuaba per un periodo di tempo stabilito, i primi segni che compaiono sono rappresentati da sogni erotici seguiti da un incremento del desiderio sessuale. Oggi nella medicina erboristica brasiliana la Catuaba è considerata uno stimolante del sistema nervoso centrale con proprietà afrodisiache. I decotti della corteccia sono impiegati contro l’impotenza, alcuni tremori, il nervosismo, la nevrastenia e i disturbi della memoria. Tra gli afrodisiaci naturali non è sicuramente la pianta più conosciuta in Italia.

Maca delle Ande (Lepidium meyenii)

La Maca, compresa anch’essa tra le erbe afrodisiache, è una pianta tuberosa che cresce solo alle elevate altitudini delle Ande Sudamericane. Esistono solo due specie botaniche, entrambe piante perenni, le quali sono state testate in studi clinici: Lepidium peruvianum e Lepidium meyenii. La parte utilizzata per il consumo umano è la radice, di forma arrotondata, del diametro di circa 8 cm. Utilizzata per il consumo domestico già dagli Incas è conosciuta anche con il nome di Ginseng Peruviano, sebbene non appartenga alla stessa famiglia del ginseng, cioè quella delle Araliaceae. Il tubero è ricco di zuccheri, proteine, amidi, e minerali. Contiene anche alcaloidi, aminoacidi, carboidrati, calcio, ferro, iodio, magnesio, proteine e vitamine B1, B2, B12, C ed E. Sono presenti inoltre acidi grassi come il linoleico, il palmitico e l’acido oleico nonché tannini e saponine. Un’analisi del 1981 ha fatto emergere la presenza di un composto solfurato (p-methoxybenzil isothiocyanate), ritenuto il principio attivo più probabile, dell’intero fitocomplesso, in grado di conferire alla pianta le sue note proprietà afrodisiache. Negli ultimi tempi la maca è venuta alla ribalta anche in europa, grazie alle sue proprietà energetiche sfruttate nello sport, afrodisiache, regolatrici ormonali nella donna e stimolanti la motilità degli spermatozoi. Grazie a queste ultime proprietà, gli estratti di Maca vengono impiegati sia dall’uomo che dalla donna come trattamento naturale contro l’infertilità.Nelle donne viene anche utilizzata nelle irregolarità mestruali, nei disturbi menopausali, contro la secchezza vaginale, il calo di energia e della libido, nella depressione e come alternativa naturale alla terapia ormonale sostitutiva. Il dr. Hugo Malaspina, cardiologo che pratica la medicina complementare a Lima, Perù, afferma di utilizzare Maca da più di 10 anni. Un gruppo di suoi anziani pazienti, ancora attivi sessualmente, ha ottenuto significativi miglioramenti delle loro funzioni sessuali. Il dr. Malaspina prescrive frequentemente la Maca anche alle proprie pazienti in caso di caldane da menopausa o sindrome premestruale nelle pazienti più giovani. Egli afferma che la Maca regolarizza le funzioni delle ovaie e regola la secrezione degli organi interni, quali l’ipofisi, le ghiandole surrenali ed il pancreas.

Damiana (Turnera aphrodisiaca)

La Damiana è da annoverare tra le erbe afrodisiache più apprezzate e richieste. Le proprietà della Damiana sono intuibili anche solo attraverso la conoscenza del suo nome botanico: Turnera aphrodisiaca. Anch’essa può essere utilizzata sia per l’uomo che per la donna. Si ritiene possa agire anche come modulante dell’umore, specie nelle depressioni latenti derivanti da conflitti relazionali. E’ utilizzata come tonico, diuretico, bechico e blando lassativo. Secondo il dott. J. Balch la Damaian può rivelarsi utile nell’emicrana e nell’enuresi notturna. E’ necessario evitare alti dosaggi onde evitare una possibile riduzione di assorbimento del ferro.

Yohimbehe (Pausinystalia yohimbe)

Tra gli afrodisiaci naturali è considerato il più efficace, in effetti l’unico rimedio naturale finora approvato dalla FDA (Food and Drug Administration, USA) come trattamento per l’impotenza è lo Yohimbehe o yohimbe, sotto forma di un alcaloide isolato dalla corteccia dell’albero omonimo nativo dell’Africa occidentale. La sua azione primaria è quella di aumentare il flusso di sangue al tessuto erettile. Lo Yohimbe ha dimostrato di essere efficace fino al 34% dei casi con dosaggi di 20 -42 mg al giorno. I massimi effetti si possono osservare dopo 2-3 settimane, ma gli effetti secondari la rendono difficile da utilizzare. Essa può indurre ansia, attacchi di panico e allucinazioni. Altri effetti riscontrati sono aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, capogiri, emicranie e rossori cutanei; ragioni per le quali, pur costituendo un afrodisiaco efficace, questa pianta non può più essere commercializzata, almeno in Europa.

Cordiceps (Cordyceps sinensis)

Il Cordiceps non entra a far parte delle erbe afrodisiache, ma dei funghi afrodisiaci. E’ un importante micete utilizzato nella medicina cinese come afrodisiaco. La sua assunzione regolare può portare, sia nell’uomo che nella donna, ad un incremento del 30% nell’attività sessuale. Secondo la medicina cinese il Cordiceps è il fungo più indicato nel trattamento dell’impotenza e della sterilità: Considerato utile anche come regolatore della produzione degli ormoni sessuali. Il Cordyceps aumenta la produzione di DHEA (deidroepiandrosterone), conosciuto anche come ormone della giovinezza. Il DHEA è un precursore del testosterone, per tale ragione è ritenuto un importante stimolante la funzionalità endocrina e sessuale maschile. La capacità del fungo di sollecitare il rilascio di ormoni da parte delle ghiandole surrenaliche, ne fa infine un utile rimedio contro alcuni disturbi causati da stress. Grazie alla sua efficacia nello stimolare il sistema immunitario il cordiceps non può essere compreso tra gli afrodisiaci naturali, ma tra i rimedi naturali per le difese.

Mucuna (Mucuna pruriens)

La Mucuna è una pianta rampicante della famiglia delle Fabaceae e utilizzata dalla medicina ayurvedica. Le parti maggiormente utilizzate a fini terapeutici sono i semi, i quali contengono lecitine, glucosidi, serotonina, glutatione e L-DoPA (precursore della Dopamina), neurotrasmettitore utilizzato nella terapia del Parkinson. Per tale ragione i ricercatori si sono particolarmente concentrati nello studio del fitocomplesso, ma solo in funzione di questo neurotrasmettitore, allo scopo di un suo possibile impiego come terapia alternativa alla molecola isolata. La medicina ayurvedica la contempla tra le erbe afrodisiache, impiegandola prevalentemente nel trattamento delle disfunzioni erettili e del calo del desiderio di origine psicogena, anche grazie alle sue proprietà modulanti sullo stato dell’umore. La Mucuna è forse uno degli afrodisiaci naturali meno conosciuto in Europa.


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