Graviola contro il cancro?

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Graviola cancro

La Graviola può rivelarsi un’alleata nella lotta contro il cancro?

La Graviola è davvero una pianta antitumorale in grado di sconfiggere il cancro, oppure questa affermazione si dimostra, nelle migliori delle ipotesi, incauta e prematura? Documentandoci su internet pare proprio non sussistere alcun dubbio che essa sia efficace contro un certo numero di tumori, sebbene esistano troppe lacune per poter affermare tale ipotesi. La lacuna più evidente è quella per cui non esiste uno studio specifico sull’uomo, ma solo in vitro su cellule isolate e sugli animali. Spesso, sulla graviola, si leggono affermazioni molto promettenti provenienti da persone che asseriscono di averla utilizzata con successo, fino a guarigione ottenuta.

Anche in questo blog potremmo parlare di persone che, a loro dire, hanno impiegato la Graviola contro il cancro con risultati lusinghieri, ma il punto è: quanto contano queste esperienze, ammettendone la veridicità, dato che esse non possiedono i requisiti, per ovvie ragioni, idonei a un protocollo di studio scientificamente coerente di ricerca contro il cancro? A volte, con certe persone, risulta difficile persino spiegare i concetti più elementari, come l’importanza di analizzare i risultati ottenuti al fine di escludere che la regressione della malattia sia attribuibile ad altri fattori, rispetto al farmaco o fitoterapico impiegato.

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Ha senso impiegare la Graviola contro il cancro?

Graviola Antitumorale: illusione o realtà?

Questa riflessione non è rivolta a coloro i quali utilizzano la graviola, magari con l’aspettativa fiduciosa e sacrosanta di chi spera di sconfiggere questa malattia, ma verso un atteggiamento miracolistico di chi la propone come un rimedio certo e assoluto nella lotta contro il cancro. Questo non solo è un atteggiamento ingenuo (nella migliore delle ipotesi), ma anche ingannevole nei confronti di un qualsiasi acquirente, indipendentemente dal fatto che questo sia intenzionato ad utilizzarla a scopo preventivo o curativo.

Per non parlare del danno che si viene a causare nei confronti della Fitoterapia, nobile disciplina che merita essere trattata con il rispetto di chi umilmente si prodiga nella ricerca della verità; e la verità non è mai scontata, perché spesso detrattori e sostenitori peccano di pregiudizio. La realtà è che non sappiamo ancora se la graviola costituisca un vero fitoterapico anti cancro. Detto questo, nessuno è contrario all’impiego della graviola, persino chi scrive questo articolo si è trovato a decidere di impiegarla a favore di un proprio caro e, quando è il caso, la consiglia senza enfatizzarne le qualità, con equilibrato atteggiamento, cauto, fiducioso e probabilistico.

A onor del vero ritengo che l’uso di un “trattamento complementare” alla terapia medica, fornito di una certa attendibilità scientifica (almeno in vitro), come quello della graviola, non possa che essere utile e sicuramente non dannoso, purché correttamente impiegato nei dosaggi appropriati; naturalmente ritengo che il parere dell’oncologo curante sia essenziale. Personalmente spero che la ricerca in rete attraverso la frase “Graviola antitumorale” possa un giorno essere sostituita da: “Guarigioni documentate graviola”.

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Info sulla Graviola

 

Di seguito presentiamo un lista di “Erbe Antitumorali” d’interesse scientifico. In realtà alcune presentano una vera e propria azione antineoplastica (Graviola e Tabebuja), altre risultano immunomodulanti (Aloe, Uncaria ed Echinacea) e altre ancora possiedono forti proprietà Antiossidanti (Tè verde e Curcuma ed altre), ma tutte quante possono essere impiegate per lo stesso scopo. Infine è necessario chiarire che molte delle piante menzionate possiedono un grado di tossicità più o meno elevato (la Cicuta e il Tasso presentano il massimo grado).

Achillea millefolium, Alchemilla vulgaris, Allium sativum, Aloe vera, Angelica sylvestris, Annona muricata, Anthemis nobilis,, Arctium lappa, Artemisia Annua, Berberis vulgaris, Bupleurum fruticosum, Calendula officinaalis, Camelia sinensis, Carum carvi, Chelidonium majus, Commiphora myrrha, Conium maculatum, Croton draconoides, Cryptolepis buchananii (Liana Cinese), Curcuma longa, Echinacea angustifolia, Glycyrrhiza glabra, Hydrastis canadensis, Hypericum perforatum, Linum usitatissimum, Mahonia aquifolium, Panax ginseng, Rheum palmatum, Schisandra chinensis, Simarouba glauca, Sylibum marianum, Tabebuia Avellanadae, Taxus baccata, Uncaria tomentosa, Viscum album, Withania somnifera.


Comments

  1. Monia on 5 Giugno 2013 at 01:36 said:

    Ottime informazioni, ne faro’ un punto di riferimento, chissa’ che quanto letto sulla graviola non possa un giorno essere d’aiuto anche a me.

    • In tutta onestà spero che tali informazioni non debbano mai servirle. Potranno tuttavia essere utili ad accrescere l’interesse verso le piante officinali che possiedono proprietà antitumorali, sebbene molte delle quali ancora da verificare e confermare.

  2. elena on 25 Giugno 2013 at 16:26 said:

    Ho acquistato la graviola per un’amico secondo i vostri consigli e ho una domanda:può essere assunta anche se sta facendo chemioterapia?
    Preciso che è l’ultimo ciclo che di chemio.
    Grazie per la risposta

    • Capisco il suo scrupolo ed è giusto porsi questa domanda. In realtà nessuno è a conoscenza di quali interazioni certe possano esserci tra la chemioterapia e la graviola.
      Posso solo dirle che molte persone scelgono di assumerla anche durante il trattamento medico; l’unico consiglio che posso dare è quello di assumerne una quantità dimezzata rispetto ai normali dosaggi, onde evitare di accentuare il possibile manifestarsi di nausea o vomito.

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