Fiori di Bach: come si preparano?
Come si preparano i fiori di Bach che si trovano in vendita in farmacia ed erboristeria? Per chi non ne fosse a conoscenza, la preparazione dei fiori di Bach avviene a partire da una sorta di tintura madre, che in realtà non ha nulla a che fare con una vera tintura madre.
Quindi da cosiddetta tintura madre deriveranno, per diluizioni successive, i “rimedi miracolosi” in grado di convertire una personalità timida in temeraria e così via. Poi non ci meravigliamo se molte persone ritengono essere una bufala la trovata dei fiori di Bach e se la figura dell’erborista è da tempo in caduta libera. Circa la figura del farmacista sospendo ogni commento. Ah, è vero, esistono anche medici che prescrivono i floriterapici: anche in questo caso “no comment!”.
La preparazione dei Fiori di Bach prevede l’utilizzo di due differenti tecniche:
Il metodo della solarizzazione
Il metodo della bollitura
Pare esista una tabella per stabilire quale metodo applicare a un determinato fiore.
Preparazione dei Fiori di Bach con il metodo della solarizzazione
Riempire d’acqua una ciotola, sistemarla vicino alla pianta da fiore facendo attenzione che non venga in alcun modo ombreggiata durante tutta la durata dell’esposizione solare. Se durante la solarizzazione dovesse, il volo di un uccello o un’ape produrre anche solo per un’istante una parvenza di ombra sulla ciotola, si rende necessario gettare via tutto e ricominciare da capo.
Le corolle, prima che si trasformino in preparati floriterapici veri e propri, vanno tassativamente tagliate con delle forbici e guai se vengono sfiorate con le dita; si consiglia di utilizzare una foglia dove farli cadere al momento in cui i fiori vengono recisi prima di adagiarli all’interno della ciotola. L’operazione successiva consiste nel coprire di fiori tutta la superficie dell’acqua presente nella ciotola avendo cura che tutte le corolle siano a contatto con l’acqua.
E’ necessario lasciare la ciotola dalle 2 alle 4 ore esposta al sole finché questi non mostrino appassimento; ebbene, a questo punto i fiori hanno ceduto all’acqua tutta la loro “energia” o “essenza vitale”. Spero che prima o poi qualcuno mi spieghi di quale energia si tratti, altrimenti sono portato a pensare che certi termini vengano utilizzati per distogliere la coscienza dal porsi la domanda: “con quale meccanismo d’azione funzionano i fiori di Bach”?
Fiori di Bach preparazione finale
Adesso viene il bello, perché i fiori dovranno essere tolti dall’acqua senza essere toccati con le mani, ma con un rametto o una foglia della stessa pianta, altrimenti rischiamo di trasmettere all’acqua la nostra energia vitale, che contestualmente all’operazione, potrebbe rivelarsi negativa; ovvero, se in quel momento ci sentiamo indecisi, potremmo trasferire la nostra indecisione a un decisionista che assume i fiori di Bach per curare la propria gelosia.
Adesso non resta che filtrate il liquido, il quale non potrà contenere alcun principio attivo, dato che non essendoci stata una frantumazione preventiva, nessuna corolla può essere in grado di rilasciare alcuna molecola, tranne forse qualche pigmento.
Una volta filtrata l’acqua è necessario aggiungete una uguale quantità di brandy, grazie al quale la cosiddetta tintura madre potrà conservarsi a lungo.
Non resta che trasferire il liquido negli appositi flaconcini di vetro scuro munito di contagocce.
Preparazione dei Fiori di Bach con il metodo della bollitura
Riempire la pentola per 3/4 con i fiori, raccolti con la tecnica precedentemente esposta, aggiungere l’acqua fino all’orlo e riporla sopra il fornello per procedere alla bollitura. Lasciar bollire trenta minuti, mescolando con il rametto di cui sopra. Togliere quindi la pentola dal fuoco, riponendovi sopra un coperchio, dopodiché è necessario attendere che l’acqua si raffreddi.
L’acqua, una volta raffreddata, deve essere liberata dai fiori con il solito rametto e filtrata. A questo punto non resta che aggiungere una pari quantità di brandy, prima di trasferire la tintura madre nella nota bottiglietta scura che dovrà essere etichettata con il nome del rimedio.
Bottigliette Stock
(2 gocce di tintura madre per 30 ml di brandy a 40°)
Le bottigliette stock sono quelle che si trovano in vendita per consentire la preparazione estemporanea di uno specifico rimedio, attraverso successiva diluizione (come se non fosse sufficientemente diluito!), ma non costituiscono ancora il fiore di bach. In pratica l’operazione successiva, cioè quella del prodotto finito, consiste nel diluire brandy con acqua e brandy.
Un’altra scuola di pensiero vuole che la bottiglietta stock venga preparata con metà brandy e metà acqua.
Finalmente il Fiore di Bach finale!
Per la produzione dei fiori di Bach acquistabili in farmacia o in erboristeria, occorrono: 20 ml di acqua oligominerale + 10 ml di brandy + 2 o 3 gocce di liquido prelevato dalla bottiglieetta stock. A questo punto non resta che dividere i 30 ml di liquido per 3 flaconcini da 10 ml.
Non commento alcunché perché a chiunque sia sopravvissuto anche un solo neurone, sa bene che la produzione dei fiori di Bach si commenta da sola, così come si commentano da sole le proprietà ad essi attribuite.
Ah, dimenticavo, la ciliegina nella torta è la posologia: 4 gocce per 3 volte al giorno!
Adriano Sonnini
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