Caduta Capelli: meccanismi

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caduta dei Capelli Istologia

Caduta Capelli: qual’è il meccanismo?

Analizziamo quali sono i meccanismi che conducono alla normale caduta capelli e alla Calvizie Androgenetica (Alopecia Androgenetica):

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Prima di parlare della Caduta Capelli (calvizie) sono necessarie alcune delucidazioni: la vita del follicolo del capello è scandita in due fasi, una attiva detta anagen ed una di riposo detta telogen. Nella fase attiva nascono e crescono i nuovi capelli, mentre nella fase di riposo, i capelli, che hanno completato il loro ciclo vitale, cadono. Si verifica perciò un vero e proprio ricambio completo impercettibile all’occhio umano, poiché queste due fasi si alternano ciclicamente ad un ritmo tale per cui, nel bilancio generale, cadono tanti capelli quanti se ne rinnovano, quindi, fin qui non possiamo ancora parlare di caduta capelli; naturalmente questo meccanismo funziona come descritto solo in una capigliatura sana. Va detto che i follicoli in fase di riposo sono 1/10 rispetto a quelli in fase attiva. Se fosse l’inverso, ogni giorno cadrebbero una quantità di capelli maggiore di nove volte.

caduta capelli e calvizie androgenetica

Cosa Fare quando Cadono i Capelli?

 

La fase anagen ha una durata che va dai 3 ai 6 anni. Normalmente nell’uomo dura 3-4, mentre nella donna può spingersi, in alcuni casi, fino al settimo anno. Quando il follicolo entra in fase di riposo, la sua attività produttiva viene interrotta per circa tre mesi e il capello cadrà solo quando esso rientrerà in fase attiva, spingendo fuori il vecchio capello sostituito da quello nuovo. Possiamo dire che la caduta dei capelli, quando la fase anagen si accorcia a favore di quella telogen, può rivelarsi preoccupante. In tal caso, possiamo infatti parlare a ragion veduta di caduta eccessiva, poiché i capelli in fase di crescita risulteranno sempre meno e, con il tempo, compariranno regioni vuote sulla cute, con la tendenza ad espandersi.

Resta da chiedersi in quali casi possa rivelarsi valida una cura “anticaduta” e quanto possa differire, in termini di efficacia, un trattamento naturale a base di erbe rispetto a una terapia farmacologica. Oggi sappiamo che alcune piante sono in grado di agire sui meccanismi biochimici che conducono alla calvizie androgenetica, con la stessa efficacia dei farmaci, ma con la differenza di non produrre alcun effetto collaterale, compresi quelli a carico della sfera sessuale. Dirò di più, tali piante, oltre ad avere la peculiarità di ostacolare l’insorgenza dell’alopecia, presentano persino il vantaggio di prevenire e in parte curare alcune patologie della prostata come l’ipertrofia prostatica, ma non possiedono la proprietà, come qualcuno crede, di favorire la pigmentazione del capello bianco. >>Per Saperne di Più>>

Adriano Sonnini

 

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